venerdì 14 marzo 2014

Recensione: Luci d'Inverno di Nora Roberts


Luci d'Inverno

Nora Roberts è una delle mie scrittrici preferite. E' una grandissima autrice di romance; le dinamiche che crea tra l'universo femminile e l'universo maschile dovrebbero venire studiate in tutte le facoltà di psicologia.
E' una grandissima esperta di relazioni e soprattutto è brava a creare eroi. Eroi come li intendo io, ovvero persone normalissime che mettono in campo coraggio, concretezza e fallibilità.
Luci d'Inverno l'ho comprato solo perché era stato scritto dalla Roberts, senza neanche leggere la trama sulla quarta di copertina e, nonostante sia un bel librone, l'ho letto in due o tre giorni, completamente presa dalla storia.
Il romanzo riunisce in sé la trama romance a quella poliziesca ed è ambientato, pensa un po', in Alaska d'inverno...
Sì, proprio in Alaska, uno dei paesi che popolano i miei sogni ad occhi aperti. Quando uno mi chiede dove vorrei andare in vacanza se avessi tutto il denaro e il tempo che voglio dico Alaska!
E pensa un po': ho comprato un libro per l'autrice e mi ritrovo un romance, un giallo e l'Alaska riuniti assieme.
Un poliziotto di Baltimora, a causa di una faccenda affatto semplice, decide di trasferirsi in un paesino dell'Alaska distante un'ora di volo da Anchorage.
E qui scopre il buio, e una comunità dove i membri si conoscono. Lui è forestiero a tutto: alle persone, al luogo, al cibo, alle abitudini.
Ma è disperato, e non può tornare indietro...
Vive presso la locanda del paese ed è pagato dalla comunità. Il sindaco è una donna energica di una certa età, la locandiera una donna prosperosa e invadente, il direttore di banca un uomo fiero e determinato, l'autista dello spazzaneve un tipo sprezzante, i due poliziotti suoi collaboratori un po' imbranati ed inesperti. E il pilota del bielica una spettacolare ragazza figlia della locandiera di cui sopra, indipendente e diretta e, ahimè, per niente manovrabile.
Ad un certo punto viene trovato un cadavere in una grotta dispersa su una montagna chiamata Senza Nome e l'intreccio si complica in un dedalo relazionale fatto di sincerità, dedizione e sospetti decisamente trascinante.
Basta che arrivi a pagina dieci con le tue forze, dopo entrerai in un vortice fantastico e non riuscirai più a staccarti.
Luci d'Inverno. Bellissimo.
Un Abbraccio,
Simona

1 commento:

  1. Bello. Anche a me piace Nora Roberts e questo libro è bellissimo.

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